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LUNEDÌ 27 MAGGIO - N. 5 SPECIALE

17°

CONGRESSO INTERNAZIONALE

SOI

deve essere compiuto è quindi quello di

una prevenzione, con visite oculistiche

mirate che mettano in luce celermente

questa patologia al suo esordio”. Ri-

spetto a 30 anni, oggi sicuramente si fa

più prevenzione, ha proseguito l’esper-

to, ma il capitolo “rimane ancora scot-

tante - ha sottolineato Villani - e quello

che va compreso è che il glaucoma allo

stadio avanzato porta progressivamente

alla cecità”. Il consiglio è dunque quello

di effettuare una visita oculistica comple-

ta una volta l’anno sopra i 60 anni. Tra i

segnali che possonomettere in allarme il

paziente, in caso di sospetto glaucoma,

c’è la riduzione del campo visivo, ma

“raramente questi pazienti se ne accor-

gono precocemente - ha detto ancora

l’esperto - arrivando dallo specialista a

patologia avanzata”. Se invece il glauco-

ma viene ‘intercettato’ subito, il paziente

S

ono diverse le patologie che

affliggono la vista ma la prin-

cipale è il glaucoma, che col-

pisce tra il 4-5% della popola-

zione sopra i 70 anni. “È una

malattia infima perché il paziente può

non accorgersene subito - ha spiegato

il dottor Carlo Maria Villani, primario

del reparto di Oftalmologia dell’IRCCS

- Fondazione Bietti di Roma, in occa-

sione di un simposio al XVII Congresso

internazionale della SOI - Lo sforzo che

Il glaucoma è la principale patologia oculare che colpisce tra il 4-5% degli over 70

SIMPOSIO

Prevenzione: la SOI consiglia una visita all’anno sopra i 60 anni

Carlo Maria

Villani

C

on la Legge Gelli, approvata l’8

marzo 2017, la responsabilità

civile del medico ha subito un

radicale cambiamento. A condurre una

vera e propria battaglia sull’articolo

che disciplina la nomina dei consulenti

nei contenziosi, in particolare, è stata la

Società Oftalmologica Italiana. “Fino a

prima della riforma – ha spiegato Te-

resio Avitabile, direttore della Clinica

oculistica dell’Università di Catania e

segretario della SOI, in occasione di un

incontro dedicato al tema al XVII Con-

gresso internazionale della Società – il

consulente del Giudice era il più delle

volte un medico legale inesperto nelle

varie discipline sulle quali doveva espri-

mere un giudizio. Di conseguenza la

sentenza veniva scritta dal Giudice con

termini spesso impropri. Per questo la

SOI si è battuta, per ottenere un colle-

gio costituito da un medico specialista

in medicina legale e da uno specialista

nella branca della medicina oggetto

del contenzioso, che abbia esperien-

za pratica del caso in oggetto. Molto

semplicemente: se la controversia ri-

guarda un intervento sul distacco della

retina non andato a buon fine, secon-

do il paziente, a giudicare il caso deve

essere un medico legale ed un oculista

che sappia anche operare i distacchi

di retina”. Tutti i tribunali d’Italia, a

seguito della riforma, si stanno quindi

adeguando alla Legge Gelli. “Anche

perché il Giudice che non si attiene a

tale norma – ha sottolineato Avitabi-

le – rischia una sanzione dal Consiglio

Superiore della Magistratura. Ora,

quando l’opera sarà completata, sia-

GIURISPRUDENZA

Contenziosi, la battaglia della SOI per la nomina dei consulenti specialisti

Grazie alla Legge Gelli si evita lo spreco di milioni di euro per la medicina difensiva

Teresio

Avitabile

mo certi che nelle sale operatorie ita-

liane ci sarà maggiore serenità e meno

paura da parte di quei tanti medici

che fino ad oggi, per timore, si sono

rifiutati di operare i casi più comples-

si”. Ma non solo. Secondo Avitabile si

eviterà così anche lo spreco di “milioni

di euro spesi prescrivendo esami inutili

per la medicina difensiva”. Il dottore

ha quindi tenuto a fare un appello ai

pazienti: “Diffidate delle facili pubbli-

cità che leggete sui cartelloni in metro,

che promettono dei risarcimenti senza

sostenere le spese iniziali: non è così,

il medico è sempre dalla parte del ma-

lato. Con l’attuale Legge, poi, se con-

dannati, i pazienti si trovano costretti

a pagare di tasca propria anche fino a

30mila euro, perché non esiste più la

compensazione delle spese”. Solo una

piccola percentuale di contenziosi, infi-

ne, finisce a risarcimento: “Quando c’è

il penale di mezzo – ha concluso Avita-

bile – viene condannato meno del 2%

dei medici”.

può giovarsi di buone terapie mediche.

“Nel caso in cui tali terapie dovessero

però risultare inefficaci - ha aggiunto

Villani - bisogna allora ricorrere alla te-

rapia chirurgica, considerata un po’ la

‘sconfitta’ della medicina”. Altro capito-

lo è quello delle maculopatie dell’anzia-

no, che insorgono improvvisamente: “Il

paziente se ne accorge perché va via la

‘visione centrale’ e rimane quella ‘con la

coda dell’occhio’”. In questo caso il pa-

ziente può essere trattato con iniezioni

intravitreali, con una sostanza che riduce

i vasi di nuova formazione che si hanno

a livello maculare e centrale della reti-

na. Tali trattamenti hanno successo nel

procrastinare la perdita della visione. Per

prevenire la cecità, in conclusione, la SOI

“tiene ad incentivare la prevenzione con

campagne informative come ‘La vista ti

salva la vita’”, ha infine concluso Villani.