3
LUNEDÌ 27 MAGGIO - N. 5 SPECIALE
17°
CONGRESSO INTERNAZIONALE
SOI
giornamenti per migliorare l’affidabilità
dei risultati, la sicurezza dei pazienti e
soprattutto ridurre drasticamente il nu-
mero delle complicazioni chirurgiche,
che ogni anno ammontano a minimo
19.500 casi, cioè il 3% del totale degli
interventi effettuati. Per questo, nel
tempo, sono state adottate migliori
tecniche chirurgiche, cristallini artificiali
sempre più performanti, strumenti chi-
rurgici sostenuti dall’incredibile evolu-
zione digitale computerizzata. Parliamo
degli innovativi laser a femtosecondi,
che finalmente hanno permesso di dare
una risposta affermativa ai pazienti con-
vinti da decenni di potersi sottoporre
alla chirurgia della cataratta, utilizzando
il laser e non la Facoemulsificazione,
o dei cristallini artificiali personalizzati,
per permettere alle persone di guidare
la macchina e leggere il giornale sen-
za dover dipendere da una correzione
con occhiali o lenti a contatto. È impe-
gnativo dover rilevare che, per le note
difficoltà di reperimento delle risorse e
di affrancamento dai tempi biblici di-
pendenti dalla burocrazia, tutte queste
positive innovazioni non possono esse-
re adottate dal nostro Servizio sanitario
nazionale. Negli ospedali pubblici italia-
ni i medici oculisti italiani operano con
competenza e capacità, ma in quanto
a disponibilità degli aggiornamenti tec-
nologici siano fermi agli anni duemila,
anche perché le risorse necessarie sono
EDITORIALE
state dirottate per altre tipologie di as-
sistenza”.
Ancor più problematica è la gestione e
la cura della maculopatia, che consiste
in un una patologia di circolazione della
parte nobile della retina, che colpisce 1
persona su 3 dopo i 70 anni, riducen-
done l’autonomia e la qualità della vita.
“Esistono terapie intravitreali efficaci -
ha aggiunto ancora Piovella - ma i nu-
meri certificano che in Italia il 70% delle
persone affette da maculopatia non
hanno un accesso alla cura o si posso-
no curare in modo parziale, vanificando
i risultati per un difetto organizzativo e
di risorse. Noi medici oculisti abbiamo
l’obbligo di sostenere l’importanza di
poter superare questa criticità, figlia del
più importante scandalo della sanità
italiana, la famosa querelle Avastin-Lu-
centis, che un precedente ministro
della Salute ha valutato in un danno
per lo Stato di un miliardo e quattro-
cento milioni di danno”. Per poter fare
quanto oggi è possibile e necessario,
ha tenuto ad evidenziare Piovella, “ci
stiamo impegnando per informare al
meglio i pazienti, sia nel rispetto della
deontologia medica sia per gli obbli-
ghi di legge. In tutto il mondo la tutela
della qualità delle cure trova naturale
sostegno nell’adeguata descrizione
presente nel consenso informato, atto
obbligatorio che motiva ogni singola
persona a responsabilizzarsi per l’otte-
nimento della cura più adatta ed effica-
ce alla sua patologia. Ogni persona ha
il diritto di conoscere quali sono le tec-
nologie a sua disposizione, di instaura-
re il rapporto fiduciario con il proprio
chirurgo secondo le regole di legge, e
deve essere messa nella condizione di
conoscere a quali e quanti controlli po-
stoperatori sarà necessario sottoporsi.
L’azione oggi maggiormente significa-
tiva a tutela della vista è informare ade-
guatamente i cittadini, offrendo loro la
possibilità di potersi curare al meglio.
Oggi una visita oculistica, ricorrendo
anche ai ‘miracoli’ resi possibili dalla
più sofisticata tecnologia, contiene a
tutto tondo la prevenzione, la diagno-
si, la prescrizione e la cura, sostenen-
do a 360° le necessità e le aspettative
dei pazienti. SOI evidenzia quindi la
necessità di sottoporsi a visita oculisti-
ca effettuata da un medico specialista
oculista alla nascita, entro i tre anni, a
dieci anni, a 40 anni ogni due anni fino
a 60 anni e una volta all’anno dopo i
60 anni. Per chi si è sottoposto ad un
intervento chirurgico maggiore agli oc-
chi è indicato sottoporsi a visita oculi-
stica una volta all’anno da un chirurgo
oculista. Insieme dobbiamo rimuovere
gli ostacoli che possono impedire la
salvaguardia della vista di ognuno di
noi. Perché, come recita la nostra cam-
pagna di sensibilizzazione, ‘La vista ti
salva la vita’”.